una struttura megalitica di tipo dolmenico nel territorio di Sciacca

una struttura megalitica di tipo dolmenico nel territorio di Sciacca
Venerdì 20 Maggio 2011 LA SICILIA

E' certamente una struttura megalitica di tipo dolmenico quella rinvenuta nel territorio di Sciacca in un'area prossima alla strada statale 115, in contrada San Giorgio

E' certamente una struttura megalitica di tipo dolmenico quella rinvenuta nel territorio di Sciacca in un'area prossima alla strada statale 115, in contrada San Giorgio. Dagli studi archeologici finora effettuati emerge che l'occasionale scoperta, fatta durante dei lavori di rilevamento dal geologo Franco Lo Bue, potrebbe rivestire, se confermata da ulteriori verifiche in corso da parte della Soprintendenza, un importante interesse per la storia arcaica dell'isola e aprire nuovi orizzonti sulla conoscenza delle origini dei primi insediamenti delle popolazioni saccensi. Si tratta di un Dolmen risalente con molta probabilità al terzo millennio avanti Cristo.
Lo Bue riferisce di avere fotografato la struttura rituale megalitica di tipo dolmenico già 20 anni fa, ma di avere fatto ulteriori accertamenti solo pochi mesi fa, scoprendo che si tratta di un sito di notevole valore culturale e storico, in grado di rappresentare un significativo contributo alla valorizzazione del patrimonio archeologico del territorio saccense e siciliano. L'area nella quale è stata individuata la presenza del Dolmen risulta ubicata nella parte est del territorio di Sciacca, in contrada Galenzo Aquilea-San Giorgio. L'intera zona da decenni viene indicata dagli studiosi come sito di frequentazione arcaica è interessata dalla presenza di importanti rinvenimenti della preistoria siciliana tra cui il Dolmen di Fimmina Morta (distante circa un chilometro dal luogo in esame).
Il sito si colloca in una ristretta area di circa 300 metri quadrati di forma poligonale irregolare. Il Dolmen ha un'altezza di 3 metri e 40 centimetri, una larghezza di circa 4,80 metri ed una profondità di 2,40 metri circa. Più ad ovest c'è un'altra struttura domenica che è anch'essa oggetto di studio. Sparsi in tutta l'area ci sono blocchi calcarenitici antropizzati da tagli e piccole forme da decifrare, che potrebbero essere collegati con il Dolmen e numerosi interventi antropici che potrebbero essere stati prodotti da coloro che abitarono questi luoghi nell'antichità.
«Ad un primo confronto con il Dolmen delle vicina contrada Fimmina Morta - afferma Lo Bue - il nuovo ritrovamento si presenta con una maggiore monumentalità e, forse, più antico».
Questo tipo di tombe presenta in Sicilia poche decine di esempi e nel contesto nazionale solo in Puglia e in Sardegna sono ancora numerose le presenze di Dolmen. Per il territorio si tratta di una eccezionale scoperta: sono infatti poche le testimonianze documentate del Paleolitico di Sciacca. Negli anni sessanta una accurata esplorazione all'interno della grotta Lisaredda ha permesso il ritrovamento di una cospicua presenza di resti faunistici che indussero a ritenere il sito uno stanziamento cavernicolo. In una località sita tra Sciacca e Menfi - Bertolino di mare, contrada Cavarretto, sono stati rinvenuti manufatti, datati nel Paleolitico inferiore.
Giuseppe Recca

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