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Visualizzazione dei post da ottobre, 2009

Stonehenge

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Stonehenge comasca senza fondi - Così rischia di scomparire ancora

Stonehenge comasca senza fondi - Così rischia di scomparire ancora Roberto Caimi La Provincia di Como, 27 ottobre 2009 Preoccupazione per i grandi cerchi preistorici in vista della chiusura del cantiere Senza finanziamenti la «Stonehenge» della piana della Val Grande, tra Montano Lucino e San fermo della Battaglia: il misterioso sito archeologico emerso sotto forma di due grandi cerchi concentrici dal terreno durante gli scavi per la realizzazione del nuovo ospedale, rischia di scomparire. «Servono fondi per indagini più approfondite e soprattutto per la sua valorizzazione, i tempi sono maturi - ha spiegato Stefania Jorio, della Soprintendenza dei beni archeologici della Lombardia, ai margini di della conferenza " e lucean le stelle...2009 miniartexil cosmo" - abbiamo già presentato un progetto che per essere concretizzato necessità di nuovi finanziamenti». Nessuna intenzione polemica nelle parole della ricercatrice, ma una evidente preoccupazione per il destino futuro di que

Mura megalitiche, arriva la Sovrintendenza

Mura megalitiche, arriva la Sovrintendenza IL TEMPO 30/10/2009 Ferentino: il progetto è relativo a Porta Sanguinaria e Porta Maggiore Nei giorni scorsi c'è stato il sopralluogo dei funzionari della Sovrintendenza nell'ambito del progettio relativo a Porta Sanguinaria e Porta Maggiore. Questo per dire che i funzionari hanno dovuto accertare la qualità e quantità dei lavori che si stanno tenendo in un lungo tratto delle Mura Ciclopiche. Il relativo progetto come si ricorderà fu finanziato dalla Regione Lazio con ben 550 mila euro al quale ha partecipato anche l'ammninistrazione locale con una quota minimale. La dott.ssa Gatti e il dr. Ciavardini erano accompagnati dal primo cittadino Piergianni Fiorletta. Gli interventi in esame hanno lo scopo di riportare agli antichi splendori le mura megalitiche che tutto sommato fanno la storia della città ernica . E con un sentiero realizzato ad hoc i visitatori potranno ammirare la secolarità di queste mura vanto dell'intera regione

Quanti segreti archeologici dentro le mura poligonali

Quanti segreti archeologici dentro le mura poligonali Sergio Rinaldi Tufi Messaggero (Roma) 05/10/2009 Le chiamavano mura ciclopiche : strutture costituite da grandi blocchi irregolari, che la fantasia popolare attribuiva ai Ciclopi, mitici, giganteschi pastori (come il Polifemo dell' Odissea). Oppure le chiamavano mura pelasgiche, opera cioè dei Pelasgi, remoti abitanti della Grecia poi (secondo alcune leggende) migrati in Etruria. E' più semplice chiamarle mura poligonali: i blocchi non sono parallelepipedali (come l'opus quadratum dei Romani), ma poligoni di forme disparate, che malgrado questo si combinano fra loro con potente impatto visivo. L'uso fu frequente in fortificazioni, basamenti e terrazzamenti dell'Italia preromana (VII-IV sec.a.C.) Se ne parlerà in un convegno organizzato dall' archeologo Luca Attenni ad Alatri (palazzo Conti-Gentili, 7-10 ottobre: un dossier è nella rivista Forma Urbis). Proprio nel Lazio meridionale è il maggior numero di casi

Portato alla luce un nuovo sito: Bluestonehenge, risalente al 3.000 a.C

La Repubblica 8.10.09 Stonehenge Portato alla luce un nuovo sito: Bluestonehenge, risalente al 3.000 a.C di Cinzia Dal Maso Aveva 25 massi in formazione circolare Per gli studiosi inglesi il ritrovamento conferma la funzione funeraria dell´insediamento neolitico sull´Avon Scoperto il cerchio "gemello" che svela il mistero più antico Nei buchi sono stati rinvenuti residui di carbonella "Qui si cremavano i corpi dei defunti" L´hanno già battezzato Bluestonehenge, la Stonehenge blu. È un nuovo circolo di pietre scoperto a poca distanza dal monumento preistorico più famoso al mondo. Una scoperta epocale, si è subito detto. Incredibile. E costringerà a nuove riletture e nuove ipotesi anche su Stonehenge. Gli scopritori, però, hanno già le idee chiare. Sono gli archeologi di sei università riuniti nello Stonehenge Riverside Project diretto da Mike Parker-Pearsons dell´Università di Sheffield. Dal 2003 indagano la piana del fiume Avon per dimostrare che Stonehenge fu un gr